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UIF, la mappa delle Infiltrazioni criminali nel Belpaese

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Mappatura dei rischi

La mappa UIF è una conferma delle numerose indagini Antimafia che riguarda le aree economicamente più forti del Paese: a Roma, Milano e Napoli si sta intensificando la presenza di una rete di imprese legate a doppio filo alla criminalità finanziaria, soprattutto quella di matrice mafiosa. Secondo uno studio dell’Antiriciclaggio, nelle tre città metropolitane si registrano aziende infiltrate fino a 20 punti percentuali oltre la media nazionale. Nel 2022 solo le rispettive regioni hanno movimentato insieme il 57,7% dei 242,9 miliardi oggetto di operazioni di denaro contante in tutta Italia. Circa 140 miliardi sono stati movimentati nelle regioni italiane tra le più produttive, peraltro da anni colonizzate da penetranti diramazioni criminali.

Il Sole 24 Ore Lotta alla Criminalità/1

Abuso di fondi pubblici e corruzione

Nel quadro degli interventi istituzionali introdotti per fronteggiare la crisi post pandemica e dare impulso a una ripresa sostenibile e duratura, un ruolo cruciale è ricoperto dal PNRR, i cui meccanismi di governance e di concreta attuazione trovano il loro perno nella Pubblica amministrazione. Quest’ultima, in ragione della consistenza delle risorse finanziarie da allocare, della numerosità dei progetti e, in molti casi, della relativa complessità e natura, è tenuta ad attivare efficaci presidi di prevenzione, tra cui la comunicazione alla UIF di eventuali operazioni sospette riscontrate nei vari stadi del processo di realizzazione degli interventi programmati.

Con la Comunicazione dell’11 aprile 2022 la UIF richiamava l’attenzione sugli elementi di rischio connessi all’implementazione del PNRR in funzione dell’attivazione di specifici presidi antiriciclaggio per prevenire possibili distorsioni nell’utilizzo delle risorse pubbliche anche da parte della criminalità organizzata; poneva enfasi sulla valorizzazione del sistema antiriciclaggio nel comparto pubblico in ragione del suo ruolo di primo piano nella fase di attuazione del Piano e sulla necessità di assicurare la massima tempestività nell’inoltro delle segnalazioni al fine di consentire l’attivazione della collaborazione internazionale e l’eventuale esercizio del potere di sospensione.

Nel 2022 l’Unità ha ricevuto 152 segnalazioni di operazioni sospette classificate come attinenti al PNRR (di cui oltre il 27% relative a contesti potenzialmente riconducibili alla criminalità organizzata) per un importo complessivo dell’operatività sospetta segnalata 34 superiore a 264 milioni di euro. Oltre la metà sono state inoltrate dalla Pubblica amministrazione, mentre la parte residua principalmente da banche e Poste.

Rapporto Annuale 2022
Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia

Un indicatore di opacità delle imprese italiane

L’opacità della struttura proprietaria o di governance delle imprese può essere indicativa dell’utilizzo a fini illeciti dei veicoli societari. Nel corso del 2022 è stato costruito un indicatore per la misurazione del livello di opacità delle società di capitali e di persone. L’esigenza di assicurare una maggiore trasparenza dei veicoli societari rappresenta una questione centrale nel campo dell’antiriciclaggio, in parte soddisfatta con l’indicazione del beneficiario effettivo nei registri commerciali di molti paesi. I pochi studi su questo argomento confermano che le imprese opache hanno maggiori probabilità di essere coinvolte in condotte illecite. In considerazione della rilevanza del tema, è stato messo a punto un indicatore che utilizza i dati di InfoCamere, basato su tre sotto-indicatori che misurano l’opacità lungo dimensioni diverse: l’opacità negli assetti proprietari, nella struttura di governance e in altre caratteristiche societarie. In ciascun sotto-indicatore sono sintetizzati specifici aspetti della struttura societaria.

L’indicatore, per cui sono in corso degli affinamenti metodologici, può avere vari impieghi a livello operativo. L’aggregazione per area geografica o settore di attività economica può consentire di calcolare indicatori di rischio a livello regionale o settoriale. La misurazione dell’opacità potrebbe essere utile anche ai fini del monitoraggio dell’uso di fondi pubblici, ovvero delle imprese partecipanti a gare pubbliche di appalto. Ai fini dell’analisi operativa delle SOS, l’indicatore può fornire un’informazione addizionale per la valutazione del rischio dei contesti oggetto di indagine.

Fonte Il Sole 24 Ore

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